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mercoledì 9 gennaio 2019

Seconda missione: effetto Kondo

Sicuramente stimolata dalla visione di un paio di episodi di Tidy Up with Konmari,  ho cercato di coinvolgere mia figlia in un progetto di riordino della sua camera e in particolare del suo armadio. 


Ho adottato lo stratagemma della ricompensa o forse come dice lei del ricatto. Le avevo comprato due quadernoni per la scuola che a lei piacciono molto, ma avrebbe potuto usarli solo se mi avesse aiutato nel sistemare la sua camera. 

Dopo qualche capriccio tipo bimba di due anni, e dichiarazioni del tipo: “Mi rifiuto di lasciare andare le mie cose e di darle ad altri!” , abbiamo iniziato. 

Sabato pomeriggio gli uomini di casa si erano recati ad una fiera dell’elettronica nella nostra zona e noi ci siamo dedicate al riordino.

Il primo passo è stato di svuotare completamente l’armadio  ed i cassetti con abiti e biancheria. Già dopo questa operazione aveva deciso di eliminare almeno 4 capi, senza che io le chiedessi nulla. Abbiamo passato in rassegna tutte le calze, eliminato quelle spaiate e inutilizzate, e poi ripiegato e rimesso a posto negli appositi organizer.

Tutti i capi conservati sono stati riappesi in ordine, divisi per stagione e per lunghezza. Le borse sono state riposte in un armadio al primo piano, così pure i due cappotti più eleganti. 

Infine abbiamo selezionato e ripiegato alla Kondo tutte le maglie, canotte e maglioni nei cassetti. Lo spazio sembrava raddoppiato. 

Nonostante la resistenza iniziale il lavoro è stato concluso in modo efficace ed anche abbastanza rapido. 

Abbiamo anche tolto dall’armadio una scatola che conteneva capi prettamente estivi, liberando spazio per i vestiti appesi. Io poi mi sono presa la briga di smistare tutto e ripiegare in un cassetto nel comò che abbiamo al primo piano. 
Avendo già fatto molto decluttering personalmente, non mancano certo gli spazi per contenere le sue cose, e così abbiamo sfruttato lo spazio libero. 
Posso dirmi molto soddisfatta, in questi giorni sono uscite di casa molte cose: scarpe, abiti, fiocchi nascita, cinture, prodotti di pulizia, camicie, calze, gonne, uno zaino. E l’operazione continua...
Vi lascio il link al video di Marie Kondo su YouTube, in inglese. Tutti gli episodi si trovano su Netflix anche in italiano. 

Fatemi sapere cosa ne pensate. 

martedì 7 agosto 2018

Basta dare l'esempio...ed insistere un po'.

Oggi solo un breve post dato che sarete in vacanza e avete il diritto di spendere il tempo in modo migliore. 

Foto Tomshw.it

Nella mia famiglia il decluttering sta diventando contagioso, un po' per l'esempio che io sto dando in modo costante e soprattutto per l'insistenza della sottoscritta. 

Due grandi eventi si sono verificati questo fine settimana:

  • il marito è riuscito a lasciare andare almeno una trentina di audiocassette degli anni '80-90, alle quali era molto legato perché le ascoltava in auto negli anni della gioventù. Di alcune ha fatto la foto, sapendo che può riascoltarle quando vuole con numerose applicazioni e grazie ad Internet.
    Si è convinto rendendosi conto che non abbiamo più nemmeno il modo di ascoltare le cassette dato che non abbiamo il supporto necessario. Devo ammettere che è stato molto bravo e gli ho permesso di conservarne circa venti. 
  • Mia figlia, dopo l'acquisto dei libri per il nuovo anno scolastico, mi dice di non avere più posto in camera. Allora le propongo di acquistare un eventuale mobiletto nuovo, ma prima le suggerisco di provare a dare un'occhiata a ciò che ha ed a riorganizzare il tutto. Il risultato è stato sorprendente, ha eliminato decine di quadernoni del biennio superiore, diari delle medie, borse varie, fotocopie ed appunti. Alla fine non solo non serve acquistare nulla, ma ha anche eliminato una scatola nella quale teneva numerosi libri. 
Sono davvero soddisfatta per me e per loro. Li ho fatti riflettere che il decluttering aiuta non solo a fare spazio e ordine intorno a noi, ma ci permette anche di renderci conto di ciò che abbiamo davvero. Questo spesso elimina la necessità di nuovi acquisti e ci fa ritrovare cose che magari nemmeno ricordavamo di avere. Bravi davvero!  

E  buone vacanze a tutti!


lunedì 25 aprile 2016

Decluttering e giocattoli

Oggi condivido una bella esperienza che mi è capitata questa settimana relativa al liberarsi dei giocattoli e ai figli.


Lunedì scorso ero a casa di un'amica con mio figlio Davide di 12 anni. Mentre noi chiacchieravamo del più e del meno, Davide cercava di intrattenere la bambina di tre anni facendola giocare. 

Ad un tratto mio figlio dice alla padrona di casa: "Tua figlia ha un baule pieno di giocattoli, ma molti sono rotti e a lei non interessano più. Quindi faresti meglio ad eliminarli!" - Inizia quindi a raccogliere tutti quei giochi che la bambina stessa aveva indicato come rotti e non più interessanti. 

La mia amica ha colto subito la palla al balzo e ha iniziato a mettere da parte tutti quei giochi che riempivano solo spazio e non venivano mai utilizzati.  Preparando due bei sacchi da declutterare. 

Mi ha fatto sorridere soprattutto l'iniziativa di Davide, che ormai sta imparando le preziose lezioni del lasciare andare ciò che non usiamo più, per apprezzare davvero ciò che abbiamo. 

Ne avevo già parlato qualche anno fa, noi stiamo insegnando ai nostri figli a semplificare e a dare valore a ciò che abbiamo. Stiamo passando loro un'abilità per la vita. Meglio avere poco e usarlo regolarmente, piuttosto che una gran quantità di cose che riempiono il nostro spazio e ci rendono difficile scegliere. 

Sono stata orgogliosa del mio piccolo ometto che è riuscito a dare lo stimolo a semplificare anche ad altri. Inutile dire che la mia amica è stata molto felice di poter lasciare andare, cosa che altre volte aveva tentato ma inutilmente. 

Per chi ha figli che non riescono a lasciare andare propongo il suggerimento di dare un premio (un gelato o un'attività divertente in famiglia) ai figli per ogni 10 oggetti che riescono a donare ad altri. Potrebbe essere di stimolo. Fatemi sapere come va. 

Buon lunedì a tutti!

mercoledì 20 aprile 2016

Tempo con i figli

Per la riflessione di natura più profonda non potevo non condividere il post uscito lunedì 18 aprile 2016 su Gocce dal Cielo di UCB- Italia.

Ne ho parlato già tante volte, diamo la priorità a ciò che è davvero importante: i nostri cari, non ce ne pentiremo!


"ECCOMI CON I FIGLI CHE IL SIGNORE MI HA DATI" (Isaia 8:18)


L'importanza del tempo per la famiglia


Non ti serve spendere grosse cifre di denaro per avere una vita familiare importante. I bambini amano quelle occupazioni semplici e ripetitive. Vogliono che gli si legga la stessa storia un centinaio di volte o ascoltano le stesse barzellette pur conoscendo la battuta finale. Interagire con i genitori è di gran lunga più divertente che ricevere giocattoli costosi o partecipare ad eventi speciali.

Il dottor James Dobson racconta: "Un mio amico chiese una volta ai suoi figli ormai cresciuti cosa ricordassero di più caro della loro infanzia. Le vacanze insieme, il viaggio a Disney oppure le visite allo zoo? No, gli dissero. Quando lui giocava con loro quattro alla lotta sul pavimento. Afferravano il genitore e poi ridevano a crepapelle. Questo è il modo di pensare dei bambini. Le attività più significative all'interno delle famiglie sono spesso quelle che si concentrano sulla spontaneità e sull'individuo.

Ci sono padri e madri così impegnati ed esausti che, se possono permetterselo, tentano di "comprare" i loro figli con giocattoli, macchine ed intrattenimenti costosi. Ma questo raramente funziona. Quello che i ragazzi desiderano è spendere del tempo con i loro genitori, con lavoretti in garage, cantando in auto o andando a pesca in un vecchio stagno.

Nessun giocattolo, da utilizzare in solitudine, può mai competere con la gioia di questi momenti. E questi sono i ricordi che rimarranno impressi per tutta la vita.

Ma se tu dici: "Sono troppo impegnato" e non sei coinvolto nella vita dei tuoi figli, allora sei decisamente troppo impegnato! Riordina le tue priorità e comincia da subito a fare dei cambiamenti.
© 2012-2016

lunedì 11 aprile 2016

Le stagioni del decluttering: i figli crescono

Oggi non voglio mancare al mio appuntamento con le mie care e assidue lettrici, nonché con  qualche lettore. Se non scrivo con regolarità spesso vuol dire  che ho dato la priorità ad altre cose e magari mi sto godendo il tempo libero. 

Fiori splendidi di un balcone austriaco - Foto Flavio Kaszyczky

Oggi in particolare ho deciso di concedermi un po' di relax, godermi la mia casa semplificata con lo spazio e mia disposizione. 

Ma ho dedicato naturalmente del tempo alle pulizie e puntualmente ho trovato qualcosa in più da eliminare. 

In particolare ho riorganizzato la  camera dei ragazzi, spostato qualche mobile e mi sono dedicata ai loro libri.

I miei figli stanno crescendo e adorano leggere. Questo è dovuto anche al fatto di averli fatti avvicinare al mondo incantato dei libri fin da piccoli. Mi rendo conto di quanto siano  fortunati ad avere molti testi a loro disposizione. Ora però diversi libri non sono più interessanti per loro, perché oggi sono molto cresciuti! 

Abbiamo quindi deciso insieme di donarne alcuni alla biblioteca del paese dove potranno diventare patrimonio di tutti. I miei figli si stanno rendendo conto (complice la mamma) che il piacere di un libro non sta nel possederlo, ma nell'esperienza della lettura stessa. Sono quindi liberi di lasciare andare!

Allora nuova stagione per loro, nuovi libri, nuove esperienze e la gioia di donare ad altri. Buon lunedì!

P.S. In settimana vi racconterò del decluttering in giardino. 

mercoledì 10 febbraio 2016

Priorità le persone

Condivido oggi un post molto profondo sul valore delle persone intorno a noi.  In basso troverete il link all'articolo originale.


 http://theothersideofcomplexity.com/prioritizing-people/

Ogni singola persona ha un valore straordinario. Ma non si può passare il tempo allo stesso modo con tutti.La nostra capacità di sviluppare e creare dei legami  profondi  è limitata.Certo, alcune persone ci riescono meglio di altre, ma, ad un certo punto, il tempo non basterà più. E' necessario prendere delle decisioni e scegliere  a chi dedicare il "meglio" di noi. Ci sono un sacco di persone nella nostra vita. Amici, familiari, colleghi di lavoro, vicini, baristi, tassisti, clienti, fornitori.  Ovunque andiamo, dobbiamo interagire con altri esseri umani.Non possiamo dare pari tempo ed energie per coltivare  tutte queste relazioni. Quindi, dobbiamo fare in modo di avere chiaro  quali sono più importanti per noi e dare loro la priorità.Ecco alcune  domande che ci aiutano a capire quali sono  i rapporti  più importanti per noi:
    Chi ami?

    
Chi ti fa sentire vivo?

    
Chi dipende da te perché tu ne prenda cura? (I  figli, genitori anziani, etc.)

    
Se dovessi ammalarti e avessi bisogno di qualcuno che si occupi delle tue esigenze, chi lo farà?

    
Chi ti amerebbe anche se non potessi dare nulla  in cambio?

   
Con chi ti piace passare il tempo?

    
Chi lascerebbe il vuoto più grande nella tua vita se non ci fosse più?

    
Chi ti incoraggia ad essere la persona migliore possile?

    
Chi ti incoraggia a prendere le decisioni giuste?

    
Chi ha investito nella tua vita?

    
Con chi ti perdi a chiacchierare tanto che  il tempo vola?

    
Quando  pensi agli anni   futuri, chi vorresti fosse ancora parte della tua vita?

    
Con chi vuoi invecchiare?
Questo ci da l'idea. Forse non avevi bisogno di farti tutte queste domande, perchè sapevi già  quali relazioni contano di più.In ogni caso, rifletterci  può essere molto utile. Ci costringe a rallentare e  a prendere in considerazione chi abbiamo intorno a noi. 
Ci aiuta a prestare attenzione al valore che alcune persone aggiungono  alla nostra vita.Potrebbe  essere utile  trascrivere su un foglio questo elenco di "RELAZIONI IMPORTANTI".  Esso servirà come utile promemoria quando programmiamo le attività settimanali.  Queste sono le persone con le quali devi assolutamente trascorrere del tempo  e  nelle quali investire a tutti i costi.

Ecco il link al post originale tradotto e adattato. Buon mercoledì. 

mercoledì 22 luglio 2015

Semplicità dalla A alla Z: F come FIGLI

Per il post del mercoledì, di solito più profondo,  ho scelto il tema figli. Se seguite il link trovate tutti i post sull'argomento.
Se abbiamo imparato a semplificare ci siamo trovati a dare importanza a ciò che davvero conta, le persone che ci sono accanto!
Con i figli non è sempre facile,  ma è importante investire il nostro tempo e la nostra attenzione in loro.  Riscuoteremo tutto con gli interessi,  quando saranno grandi.


Mi permetto di segnalare alcuni dei migliori post pubblicati,  prendetevi il tempo per leggerli e riflettere. I primi due post sono più profondi, gli altri sono molto pratici.

Aspetto i commenti. Buon mercoledì.

mercoledì 8 luglio 2015

Regali che i tuoi figli non dimenticheranno-Parte II

Oggi per la riflessione del mercoledì condivido la seconda parte di un meraviglioso post di Joshua Becker a cui vi rimando: 35 regali che i tuoi figli non dimenticheranno.

" Date poca cosa se date le vostre ricchezze.
E' quando date voi stessi che date veramente."

Kahlil Gibran

I nostri figli non ricorderanno i regali materiali che avranno ricevuto, ma non potranno dimenticare questi doni. Questo è il link alla prima parte del post. Di seguito la seconda.


11. Incoraggiamento. Le parole sono così potenti. Possono creare o distruggere. Le semplici parole che decidi di dire oggi possono offrire incoraggiamento e pensieri positivi ad un bambino. Oppure le tue parole possono farlo disperare. Quindi sceglile con attenzione.

12. Intenzionalità. Credo fortemente in uno stile di vita intenzionale. Rallenta, considera chi sei, dove stai andando e come riuscirai ad arrivarci. E fai lo stesso per ciascuno dei tuoi figli.  

 13. Onestà.  I bambini che imparano il valore e l'importanza dell'onestà ad una giovane età hanno maggiori opportunità di diventare adulti onesti. E gli adulti che trattano onestamente  gli altri hanno una migliore autostima, si godono di più la vita e dormono meglio la notte. 

14. Pasti insieme. I pasti forniscono una incredibile opportunità per instaurare relazioni, che non si possono trovare in nessun altro modo. Una famiglia che non mangia insieme non cresce insieme.

15. Natura. I bambini che imparano ad apprezzare il mondo che li circonda impareranno a prenderne cura. Come genitore chiedo spesso ai miei figli di tenere le loro camere ordinate e pulite, non dovremmo insegnare loro a tenere anche il mondo al di fuori allo stesso modo?

16. Opportunità. I ragazzi hanno bisogno di opportunità per sperimentare cose nuove così da scoprire ciò che amano fare e ciò in cui sono bravi. Al contrario di quel che si pensa non servono tanti soldi per questo.

17. Ottimismo. I pessimisti non cambiano il mondo. Gli ottimisti sì!

18. Pace. Su scala mondiale, potresti pensare che non sia realizzabile per noi. Ma possiamo iniziare dalle persone intorno a noi, e questo è perfettamente fattibile.

19. Orgoglio. Festeggia le cose piccole della vita. Dopo tutto sono le piccole conquiste nella vita che diventano grandi imprese.

20. Senso dell'umorismo . Ridi con i tuoi figli ogni giorno....per il tuo bene e  per il loro.

21. Spiritualità. La fede eleva la nostra visione dell'universo, il nostro mondo e le nostre vite. Siamo saggi se facciamo comprendere ai nostri figli che non sono solo  carne e sangue. Ma essi sono anche fatti di mente, cuore, anima e volontà. E le loro decisioni dovrebbero essere basate non solo su ciò che carne e sangue desiderano, come fanno la maggior parte delle persone.

22. Stabilità. Una casa stabile ed accogliente diventa il fondamento sul quale i figli possono costruire il resto della loro vita. Devono sapere qual è il loro posto nella famiglia, di chi si possono fidare e chi è presente per loro quando ha bisogno. Non continuate a cambiare questi punti fermi.

23. Tempo. Il dono del tempo è qualcosa che non può tornare indietro e che non ti puoi riprendere. Quindi stiamo attenti a ciò che o a chi prende il nostro tempo.

Tutte queste cose non si trovano certamente al centro commerciale, ma possono essere donate ai nostri figli. Mi auguro di aver passato il messaggio. 

mercoledì 1 luglio 2015

Regali che i tuoi figli non dimenticheranno-Parte I

Oggi per la riflessione del mercoledì condivido un meraviglioso post di Joshua Becker a cui vi rimando: 35 regali che i tuoi figli non dimenticheranno.

Io ho deciso di tradurlo  a puntate e come sempre di personalizzarlo, ma vale la pena leggere insieme e riflettere. Oggi avete i primi 10 doni.

" Date poca cosa se date le vostre ricchezze.
E' quando date voi stessi che date veramente."

Kahlil Gibran



L'autore racconta di avere meravigliosi ricordi  relativi alle  vacanze di quando era bambino, soprattutto con la famiglia, per la sua esperienza di fede e le tradizioni.

Eppure non ha molti ricordi d'infanzia che riguardano regali ricevuti. Racconta alcuni momenti che sono impressi nella sua memoria ma poi si chiede: quale tipo di regali possiamo fare ai nostri figli in modo che restino impressi nella loro mente? Cosa avrà un vero impatto nella loro vita e li cambierà per sempre?

Ecco la sua lista-  in ordine alfabetico, adattata all'italiano.


1. Affermazione. Talvolta una parola di affermazione può cambiare una vita intera. Assicuratevi che i vostri figli sappiano quanto li apprezzate e ricordateglielo tutte le volte che potete. 

2. Arte. Con l'avvento di Internet, chiunque vuole creare qualcosa lo può fare. Il mondo ha solo bisogno di qualcuno che ne abbia voglia.


3. Bellezza. Aiutate i vostri figli a trovare la bellezza in tutto ciò che vedono e ....in chiunque incontrano.

4. Compassione. La vita non è giusta e non lo sarà mai, ci sono troppe variabili. Ma quando vedete un'ingiustizia insegnate ai vostri figli ad impegnarsi perché le cose vengano sistemate.

5. Contentezza. Il desiderare sempre di più è contagioso; quindi uno dei dono più grandi che potete fare ai vostri figli è di apprezzare ed essere contenti di ciò che hanno.......ma non di ciò che sono. 

6. Curiosità. Insegnate ai vostri figli (se mai ce ne fosse bisogno n.d.t.) a fare domande su CHI, COSA, COME, DOVE, PERCHE' E PERCHE' NO.  Non dovrebbero mai sentirici dire: "Smetti di fare così tante domande!"

7. Determinazione. Uno dei fattori determinanti nel successo di una persona è la sua volontà. Come puoi aiutare tuo figlio a crescere in questo oggi?

8. Disciplina. I bambini hanno bisogno di imparare tutto fin da piccoli, anche il comportamento adeguato, come stare con gli altri, come ottenere risultati e come realizzare i loro sogni. La disciplina non deve essere evitata o trattenuta, ma deve essere esercitata in modo coerente e positivo.

9. Fedeltà al tuo coniuge. La fedeltà nel matrimonio include molto più che il nostro corpo; comprende gli occhi, la mente, il cuore e l'anima. Vigila sulla tua sessualità ogni giorno e dedicala solo a tuo marito e a tua moglie. I tuoi figli lo noteranno sicuramente. .

10. Generosità. Insegna ai tuoi figli ad essere generosi con le tue cose, così che possano essere generosi con le loro in futuro.

Come vedete non si tratta di cose materiali ma di valori ed insegnamenti che diventeranno parte di loro, se li vedono applicati prima nella nostra famiglia e nella nostra vita.

Sembra proprio che quest'estate il tema dell'alfabeto sia ricorrente anche nei post altrui. Fatemi avere i vostri commenti ed impariamo a donare noi stessi, e non soltanto le cose.

mercoledì 7 gennaio 2015

Adolescenti e gratitudine.


In questo anno ho deciso di tradurre di meno e di parlare di più delle mie opinioni personali,  anche se lo spunto spesso è tratto da post che trovo in rete. 

Google image


Oggi condivido brevemente le mie riflessioni su un tema che mi è davvero molto caro: la gratitudine
Ho trovato online questa frase in inglese, che mi è davvero piaciuta molto, e voglio condividerla. 

"Want a grateful 16 year old? Teach a 6 year old gratitude and give him 10 years to practice." (Jon Acuff)

"Vuoi un sedicenne grato? Insegna a tuo figlio di 6 anni la gratitudine e dagli 10 anni per fare pratica."


La gratitudine si impara, e può essere insegnata. Da quando ho iniziato il mio viaggio verso la semplicità sto imparando sempre di più ad essere riconoscente per i doni piccoli e grandi che ho intorno a me ogni giorno. 

Con i miei figli cerchiamo ogni sera, prima di dormire e  ringraziare Dio per la giornata trascorsa,  di pensare ad almeno tre cose belle che ci sono accadute e trovare quindi motivi concreti per i quali essere riconoscenti.

E' un'attitudine che stiamo imparando insieme, ed è bello sentire i propri figli dire: "Mamma, sono così felice che non potrei desiderare di più!"

Vi passo questa riflessione perché sto notando che  i figli imparano molto dal nostro atteggiamento e non solo dalle nostre parole. Quando ci rendiamo conto di avere abbastanza, che le cose importanti nella nostra vita non sono le cose materiali ed impariamo a dirlo ai nostri figli, anch'essi  lo realizzeranno nella loro piccola esperienza e sarà un dono che porteranno con sé per tutta la vita. 

Non perdiamo questa opportunità, se abbiamo figli aiutiamoli ad essere riconoscenti magari lasciando qualche biglietto di ringraziamento per qualcuno scritto insieme a loro, oppure facciamolo noi stessi.
Non sempre ci viene facile, ma possiamo sforzarci, l'egoismo ci viene naturale ma la gratitudine richiede pratica!

Allora impariamo noi per primi a dire grazie a chi ci ha aiutato o è stato significativo per noi in un dato momento. Facciamolo a parole, con un biglietto  o con una mail. 

Comunichiamo a chi è intorno a noi quanto è importante e quanto bene sta facendo per noi. Riconosciamo che non meritiamo molto, ma possiamo trovare motivi di gioia ogni istante della nostra giornata, per la salute, una casa calda, cibo a sufficienza, l'amore dei nostri cari. 

 "E siate riconoscenti." Colossesi 3:15


Questa è la riflessione del primo mercoledì dell'anno. Vi auguro una buona ripresa delle attività e naturalmente grazie a tutti  per il vostro tempo e la vostra attenzione.



Why I’m doing something I don’t like doing today.


Today, the Acuff family will be writing thank you notes.
Why?
Because we’re an amazing family prone to doing beautiful family activities like this. We make a big bowl of popcorn, put on some positive music and then have a fancy gratitude party. We’ll probably put it on Instagram and then maybe pin it with a plucky headline like “7 ways to be grateful!”
Only, that’s not even a little true. I don’t like writing thank you notes. My kids don’t either.
I suppose there are some people out there who have naturally generous hearts. The minute they are given a gift they’ve already catalogued it and written a long, flowing thank you note. Probably in calligraphy.
I don’t personally feel that way. Life moves so quickly that I often fail to thank people along the way. I get selfish and distracted. I focus on me and miss the many wonderful things many wonderful people have done for me. I get lost in narcissism, receiving ten gifts at Christmas and writing 0 notes.
I’ve discovered something in the last few years. Gratitude is learned or lost.
As a parent you have this amazing window to teach your kids to be grateful. To get them to connect a gift they receive to gratitude they give. To strike down the roots of entitlement before they have a chance to dig too deep. Want a grateful 16 year old? Teach a 6 year old gratitude and give him 10 years to practice.
Don’t miss this moment. If you’ve got kids, have them write a few thank you notes. If you don’t, write some yourself.
I don’t like doing it. I’m not going to pretend gratitude flows naturally from my heart like some deep well. It doesn’t. It takes practice for me. Selfishness comes easily, gratitude takes practice.
Practice today.
- See more at: http://acuff.me/2014/12/im-something-dont-like-today/#sthash.9mda95gY.dpufWhy I’m doing something I don’t like doing today.

Today, the Acuff family will be writing thank you notes.

Why?

Because we’re an amazing family prone to doing beautiful family activities like this. We make a big bowl of popcorn, put on some positive music and then have a fancy gratitude party. We’ll probably put it on Instagram and then maybe pin it with a plucky headline like “7 ways to be grateful!”

Only, that’s not even a little true. I don’t like writing thank you notes. My kids don’t either.

I suppose there are some people out there who have naturally generous hearts. The minute they are given a gift they’ve already catalogued it and written a long, flowing thank you note. Probably in calligraphy.

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I’ve discovered something in the last few years. Gratitude is learned or lost.
Gratitude is learned or lost.

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As a parent you have this amazing window to teach your kids to be grateful. To get them to connect a gift they receive to gratitude they give. To strike down the roots of entitlement before they have a chance to dig too deep. Want a grateful 16 year old? Teach a 6 year old gratitude and give him 10 years to practice.
Want a grateful 16 year old? Teach a 6 year old gratitude and give him 10 years to practice.

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I don’t like doing it. I’m not going to pretend gratitude flows naturally from my heart like some deep well. It doesn’t. It takes practice for me. Selfishness comes easily, gratitude takes practice.
Selfishness comes easily, gratitude takes practice.

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Only, that’s not even a little true. I don’t like writing thank you notes. My kids don’t either.
I suppose there are some people out there who have naturally generous hearts. The minute they are given a gift they’ve already catalogued it and written a long, flowing thank you note. Probably in calligraphy.
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Only, that’s not even a little true. I don’t like writing thank you notes. My kids don’t either.
I suppose there are some people out there who have naturally generous hearts. The minute they are given a gift they’ve already catalogued it and written a long, flowing thank you note. Probably in calligraphy.
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Why I’m doing something I don’t like doing today.


Today, the Acuff family will be writing thank you notes.
Why?
Because we’re an amazing family prone to doing beautiful family activities like this. We make a big bowl of popcorn, put on some positive music and then have a fancy gratitude party. We’ll probably put it on Instagram and then maybe pin it with a plucky headline like “7 ways to be grateful!”
Only, that’s not even a little true. I don’t like writing thank you notes. My kids don’t either.
I suppose there are some people out there who have naturally generous hearts. The minute they are given a gift they’ve already catalogued it and written a long, flowing thank you note. Probably in calligraphy.
I don’t personally feel that way. Life moves so quickly that I often fail to thank people along the way. I get selfish and distracted. I focus on me and miss the many wonderful things many wonderful people have done for me. I get lost in narcissism, receiving ten gifts at Christmas and writing 0 notes.
I’ve discovered something in the last few years. Gratitude is learned or lost.
As a parent you have this amazing window to teach your kids to be grateful. To get them to connect a gift they receive to gratitude they give. To strike down the roots of entitlement before they have a chance to dig too deep. Want a grateful 16 year old? Teach a 6 year old gratitude and give him 10 years to practice.
Don’t miss this moment. If you’ve got kids, have them write a few thank you notes. If you don’t, write some yourself.
I don’t like doing it. I’m not going to pretend gratitude flows naturally from my heart like some deep well. It doesn’t. It takes practice for me. Selfishness comes easily, gratitude takes practice.
Practice today.
- See more at: http://acuff.me/2014/12/im-something-dont-like-today/#sthash.9mda95gY.dpuf



Why I’m doing something I don’t like doing today.


Today, the Acuff family will be writing thank you notes.
Why?
Because we’re an amazing family prone to doing beautiful family activities like this. We make a big bowl of popcorn, put on some positive music and then have a fancy gratitude party. We’ll probably put it on Instagram and then maybe pin it with a plucky headline like “7 ways to be grateful!”
Only, that’s not even a little true. I don’t like writing thank you notes. My kids don’t either.
I suppose there are some people out there who have naturally generous hearts. The minute they are given a gift they’ve already catalogued it and written a long, flowing thank you note. Probably in calligraphy.
I don’t personally feel that way. Life moves so quickly that I often fail to thank people along the way. I get selfish and distracted. I focus on me and miss the many wonderful things many wonderful people have done for me. I get lost in narcissism, receiving ten gifts at Christmas and writing 0 notes.
I’ve discovered something in the last few years. Gratitude is learned or lost.
As a parent you have this amazing window to teach your kids to be grateful. To get them to connect a gift they receive to gratitude they give. To strike down the roots of entitlement before they have a chance to dig too deep. Want a grateful 16 year old? Teach a 6 year old gratitude and give him 10 years to practice.
Don’t miss this moment. If you’ve got kids, have them write a few thank you notes. If you don’t, write some yourself.
I don’t like doing it. I’m not going to pretend gratitude flows naturally from my heart like some deep well. It doesn’t. It takes practice for me. Selfishness comes easily, gratitude takes practice.
Practice today.
- See more at: http://acuff.me/2014/12/im-something-dont-like-today/#sthash.9mda95gY.dpuf



Why I’m doing something I don’t like doing today.


Today, the Acuff family will be writing thank you notes.
Why?
Because we’re an amazing family prone to doing beautiful family activities like this. We make a big bowl of popcorn, put on some positive music and then have a fancy gratitude party. We’ll probably put it on Instagram and then maybe pin it with a plucky headline like “7 ways to be grateful!”
Only, that’s not even a little true. I don’t like writing thank you notes. My kids don’t either.
I suppose there are some people out there who have naturally generous hearts. The minute they are given a gift they’ve already catalogued it and written a long, flowing thank you note. Probably in calligraphy.
I don’t personally feel that way. Life moves so quickly that I often fail to thank people along the way. I get selfish and distracted. I focus on me and miss the many wonderful things many wonderful people have done for me. I get lost in narcissism, receiving ten gifts at Christmas and writing 0 notes.
I’ve discovered something in the last few years. Gratitude is learned or lost.
As a parent you have this amazing window to teach your kids to be grateful. To get them to connect a gift they receive to gratitude they give. To strike down the roots of entitlement before they have a chance to dig too deep. Want a grateful 16 year old? Teach a 6 year old gratitude and give him 10 years to practice.
Don’t miss this moment. If you’ve got kids, have them write a few thank you notes. If you don’t, write some yourself.
I don’t like doing it. I’m not going to pretend gratitude flows naturally from my heart like some deep well. It doesn’t. It takes practice for me. Selfishness comes easily, gratitude takes practice.
Practice today.
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Why I’m doing something I don’t like doing today.


Today, the Acuff family will be writing thank you notes.
Why?
Because we’re an amazing family prone to doing beautiful family activities like this. We make a big bowl of popcorn, put on some positive music and then have a fancy gratitude party. We’ll probably put it on Instagram and then maybe pin it with a plucky headline like “7 ways to be grateful!”
Only, that’s not even a little true. I don’t like writing thank you notes. My kids don’t either.
I suppose there are some people out there who have naturally generous hearts. The minute they are given a gift they’ve already catalogued it and written a long, flowing thank you note. Probably in calligraphy.
I don’t personally feel that way. Life moves so quickly that I often fail to thank people along the way. I get selfish and distracted. I focus on me and miss the many wonderful things many wonderful people have done for me. I get lost in narcissism, receiving ten gifts at Christmas and writing 0 notes.
I’ve discovered something in the last few years. Gratitude is learned or lost.
As a parent you have this amazing window to teach your kids to be grateful. To get them to connect a gift they receive to gratitude they give. To strike down the roots of entitlement before they have a chance to dig too deep. Want a grateful 16 year old? Teach a 6 year old gratitude and give him 10 years to practice.
Don’t miss this moment. If you’ve got kids, have them write a few thank you notes. If you don’t, write some yourself.
I don’t like doing it. I’m not going to pretend gratitude flows naturally from my heart like some deep well. It doesn’t. It takes practice for me. Selfishness comes easily, gratitude takes practice.
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mercoledì 15 ottobre 2014

Parlare praticamente il linguaggio dell'amore

Torno oggi a fare riferimento ai diversi linguaggi dell'amore che ciascun componente della nostra famiglia può preferire. E' davvero importante cercare di comprendere quale sia la lingua favorita da chi ci sta accanto e sforzarci di parlarla al meglio, così da poter esprimere in modo efficace e comprensibile il nostro affetto per loro. 


Se vi ricordate avevo già parlato di questo tema in due  post precedenti, in particolare vi lascio il link al sito americano dove potete trovare i test da fare per comprendere meglio il linguaggio dell'amore vostro e del vostro partner, ma anche dei vostri figli, adolescenti o più piccoli. 

Ecco il link per il test della coppia :  http://www.5lovelanguages.com/profile/couples/
Ecco quello per i figli: http://www.5lovelanguages.com/

I test sono in inglese, ma se provate con il traduttore riuscirete almeno a grandi linee a capire cosa chiedono e a rispondere in maniera sufficiente. Altrimenti se avete bisogno di aiuto vi potrò aiutare, basta che mi contattiate. 

Ecco allora di seguito altri utili suggerimenti da poter usare dopo che abbiamo scoperto il linguaggio dell'amore preferito dai nostri cari. 

PAROLE DI INCORAGGIAMENTO

Fissatevi l'obiettivo di fare un complimento al giorno per un mese al vostro coniuge: Se "una mela al giorno leva il medico di torno", forse un complimento al giorno toglierà i problemi di torno. (Vale la pena tenere nota dei complimenti, così da non essere ripetitivi).

Oppure scrivete un bigliettino per i vostri cari, magari con una bella carta o in una busta speciale. Fate in modo che sia qualcosa che viene da voi. Sarete stupiti di come queste cose vengono apprezzate e conservate con cura!

 

GESTI DI SERVIZIO

Di cosa si è lamentato il vostro partner recentemente perché non fate qualche cosa in casa? Perchè non proviamo a vedere il lamento come un suggerimento? Vi sta cercando di far notare qualcosa che è davvero importante per lei o per lui. Se lo farete come espressione d'amore, varrà più di 1000 rose. (Io sono perfettamente d'accordo - dato che questo è il mio linguaggio dell'amore preferito!)

 

DONI 

Potreste sorprendere il vostro partner con un dono fatto da voi a mano, anche per i vostri figli. Create qualcosa di speciale solo per loro. 

Oppure cercate di prestare attenzione quando qualche membro della vostra famiglia sembra apprezzare qualcosa in particolare, potrebbe diventare un'ottima idea per un regalo, prendete nota e ricordatevene alla prima occasione!

 

MOMENTI SPECIALI

Andate al parco e noleggiate delle bici, o usate le vostre. Pedalate fino a che non siete stanchi. Passate del tempo insieme ad osservare la natura. Scoprite il colore preferito l'uno dell'altro e scopritene il motivo. 

Oppure chiedete al vostro compagno o a vostro figlio cosa vorrebbero fare con voi, e per i prossimi mesi cercate di realizzare i loro desideri passando del tempo insieme.

CONTATTO FISICO

Quando in chiesa siete seduti accanto, in qualche momento di preghiera, stringete la mano del vostro partner. 

Oppure per tutta la famiglia, stabilite qualche momento di abbraccio di gruppo! Eventualmente coinvolgendo anche gli animaletti domestici! Sarà molto divertente!

Fatemi sapere quale suggerimento avete messo in pratica, e come è andata! Io voglio provare con l'abbraccio di gruppo! E con il prendere la mano del marito nei momenti di preghiera, dato che il suo linguaggio preferito è proprio il contatto fisico! Facciamo in modo che il viaggio dalla testa ai piedi non sia così lungo! 

lunedì 21 luglio 2014

Weekly Home Blessing con i figli

Abbiamo già parlato in passato di come coinvolgere i nostri figli nelle attività di casa, rispettando naturalmente la loro età ed il loro tempo.
Durante l'anno scolastico i miei figli di 14 e 10 anni hanno i loro compiti ben precisi da svolgere durante la settimana, ricevendo anche un piccolo compenso se hanno svolto in maniera regolare il loro lavoro. Non viene certo chiesta loro la perfezione ma il loro piccolo contributo alla gestione della casa, che è ora più grande di quanto non fosse in passato e necessità quindi di un po' di fatica in più. 

Durante l'estate però sembra che siano in vacanza anche dalle loro piccole attività. Io stessa avendo appena terminato gli esami di stato non sono così rigida con loro e non pretendo sempre che portino a termine i soliti compiti. 
Mi è giunta però  l'idea di Flylady che mi sembra molto carina e che vorrei mettere in pratica al più presto non appena mi riprendo dalla stanchezza di questo periodo. 
Eccola a voi, se volete provarla prima di me, fatemi sapere come è andata ed eventuali aggiustamenti da fare. 
Suggerisce in pratica di coinvolgere i figli nella pulizia generale del lunedì, quello che lei chiama  Weekly Home Blessing Hour.
Sottolinea quanto sia importante che l'attività venga presentata in modo divertente e che ci sia una ricompensa alla fine.

Le attività da svolgere sulla lista sono 7:

1. Vuotare tutti i cestini della casa
2. Spolverare
3. Passare l'aspirapolvere
4. Lavare per terra
5. Eliminare le vecchie riviste
6. Cambiare le lenzuola
7. Pulire i vetri e le porte. 

Come si può coinvolgere la famiglia? Facendo diventare tutto un gioco.
I lavori più duri dovremmo farli noi e dovremmo essere molto flessibili  e non pretendere che il lavoro sia fatto alla perfezione. Altrimenti non sarà divertente nè per noi nè per loro. 
RICORDATE LA REGOLA!

I LAVORI DI CASA ANCHE SE FATTI NON PERFETTAMENTE FANNO COMUNQUE BENE ALLA FAMIGLIA! 


(HOUSEWORK DONE INCORRECTLY, STILL BLESSES YOUR FAMILY!)

Decidete quale sarà la ricompensa per avere svolto i compiti senza lamentarsi, litigare o bisticciare. Potrebbe essere un'uscita al parco, o in piscina. Vedere un film insieme o altro. Voi sapete bene cosa piace ai vostri figli! 

Si deve prendere la lista dei compiti e scrivere le singole azioni su dei pezzetti di carta. Metterli in un sacchetto o una scatola e fare "pescare" a ciascuno un foglietto. 
Si fa partire il timer per 10 minuti e si comincia. Deve essere divertente, non chiedete standard troppo alti!
Quando il timer suona, si sceglie un'altra attività.

Un altro modo potrebbe essere quello di chiedere ai vostri figli di fare l'attività insieme a voi, se state spolverando potreste dare anche a loro uno straccio e chiedere loro di seguirvi e fare magari le parti più in basso dove noi non arriviamo. 
Potrebbero aiutare ad aspirare e prima si può mettere un cestino al centro della stanza e far canestro per mettere in ordine gli oggetti  sparsi. Poi possono aspirare velocemente solo il centro della stanza;  è solo una passata veloce!
Flylady continua con suggerimenti per come far  aiutare i figli a cambiare i letti, passare gli specchi e le porte.

Il concetto di base è che deve essere tutto divertente e che non si deve pretendere troppo da loro! Si può anche far partire la musica e creare comunque un momento piacevole per tutti, e naturalmente tutto parte da noi, siamo noi che passiamo la giusta attitudine!

Mi  è sembrata un'ottima idea da condividere con voi! Vale la pena provare o no?  Fatemi sapere come è andata.

mercoledì 18 giugno 2014

Promemoria da tuo figlio




  1. Non viziarmi. So benissimo che non dovrei avere tutto quello che chiedo, voglio soltanto metterti alla prova.
  2. Non avere paura di essere severo con me. Questo mi permette di capire in che cosa sono valido.
  3. Non usare la forza con me. Questo mi insegna che la forza è tutto ciò che conta. Sarò più disponibile ad essere guidato che costretto.
  4. Non essere incoerente. Questo mi disorienta e mi costringe a fare ogni sforzo per farla franca ogni volta che posso.
  5. Non fare troppe promesse. Potresti non essere in grado di mantenerle, questo farebbe diminuire la mia fiducia in te.
  6. Non fare per me le cose che posso fare da solo. Questo mi incoraggia a tenerti al mio servizio.
  7. Non correggermi davanti alla gente. Presterò molta più attenzione se parlerai con me da solo.
  8. Non cercare di farmi troppe prediche. Saresti sorpreso di scoprire come so bene cosa è giusto e cosa è sbagliato. Imparo più dagli esempi.
  9. Non farmi sentire che i miei piccoli errori sono colpe. Devo imparare a fare errori senza avere la sensazione di non essere onesto.
  10. Non brontolare continuamente. Se lo fai, dovrò difendermi facendo finta di essere sordo.
  11. Non dimenticare che mi piace molto fare esperimenti. Imparo da questi, perciò ti prego di sopportarli.
  12. Non proteggermi troppo dalle conseguenze. Ho bisogno d’imparare dall’esperienza.
  13. Non zittirmi quando faccio domande oneste. Se lo fai, scoprirai che smetto di chiedere e cercherò le mie informazioni altrove.
  14. Non rispondere alle domande “sciocche” o senza senso. Desidero solo tenerti occupato con me.
  15. Non preoccuparti per il poco tempo che passiamo insieme. E’ come lo passiamo che conta.
  16. Non pensare assolutamente di apparire ridicolo se ti scusi con me. Una scusa leale mi fa sentire sorprendentemente affettuoso verso di te.
  17. Non essere troppo ansioso, perché ciò mi renderebbe insicuro.
  18. Non cedere alle mie provocazioni. quando dico e faccio cose solo per imbarazzarti, perché allora cercherei di avere altre vittorie simili.
Trattami allo stesso modo con cui tratti i tuoi amici. Così anch’io sarò tuo amico.
(Pubblicato dall’Istituto biblico di Los Angeles)