lunedì 12 settembre 2016

Il giocatore di football.

Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica (Filippesi 4:13)
spighe
Spighe - foto Flavio Kaszyczky

Viveva da solo con suo padre ed amava giocare a football, ma era bassino e non molto bravo. Riuscì comunque ad entrare nella squadra del liceo e il padre lo seguiva in tutti gli allenamenti, incitandolo e incoraggiandolo, anche quando le cose non andavano bene. 
All'età di diciotto anni, fece un provino con un noto club del paese e fu preso in squadra; andava in giro per tutto il continente e, anche se giocava solo per pochi minuti, riusciva anche dalla panchina, a dare una marcia in più a tutta la squadra. Un giorno, mentre era negli spogliatoi, ricevette un telegramma: suo padre purtroppo era deceduto. Il giovane ne fu molto addolorato e il mister gli consigliò di tornare a casa e di prendersi qualche settimana di vacanza, nonostante dopo due giorni avessero l'ultima ed importante partita del campionato. Il giovane andò via.

Dopo due giorni si disputò la gara prevista: a soli quindici minuti di gioco, la squadra del ragazzo era sotto di due punti. Il morale generale era molto giù, ma improvvisamente il giovane arrivò e chiese al mister di entrare.
Cominciò a giocare come mai aveva fatto prima; era una furia incontenibile e riuscì non solo a ribaltare il risultato, ma a vincere la partita. Un compagno gli chiese da dove venisse tutta quella grinta che aveva avuto in gara, e il giovane rispose: "Mio padre mi ha sempre SENTITO giocare, ma oggi dal cielo ha potuto, per la prima volta, VEDERMI giocare e io...volevo renderlo fiero di me!"

Caro amico, in cielo hai un Padre che guarda come disputi la tua gara quotidiana, ma tu lo stai rendendo fiero? Se non è così, perché credi di non farcela, lasciati dire che se credi in Lui riuscirai in ogni impresa; cosa aspetti a chiederGli aiuto?

Voglio iniziare il nuovo anno scolastico chiedendo aiuto al mio meraviglioso Padre celeste, soprattutto la sapienza per gestire le classi e gli studenti che mi sono stati affidati. Buon inizio a tutti.

2 commenti:

  1. Proprio domenica il nostro parroco ci ha fatto riflettere sul concetto che noi siamo la Vigna del nostro Papà nei cieli e come tale veniamo curata, accudita, e amata. Noi possiamo dare tanti buoni frutti al nostro Padre nei cieli attraverso il nostro impegno e il suo sostegno.
    Ti auguro un anno rigoglioso...

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    1. Grazie Claudia. Portiamo più frutto se impariamo a lasciarci curare, invece di voler fare a modo nostro. Io sto ancora imparando. Un abbraccio e alla prossima.

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