3 lezioni di organizzazione

Riporto un post interessante su alcune lezioni di organizzazione imparate dall'autrice Jeri Dansky nel corso della sua vita.

Dettaglio del nostro giardino roccioso

Non sono una di quelle persone che organizzava ossessivamente  i propri libri, vestiti o giochi quando era piccola  - ma devo ringraziare la mia famiglia ed uno dei miei primi datori di lavoro, per avermi insegnato alcune valide lezioni quando ero bambina e da giovane. Ecco le lezioni importanti che mi hanno passato, molti anni prima che io diventassi un'organizzatrice di professione.

Essere perfezionisti spesso non paga

Ho chiare tendenze pefezioniste ma nel corso degli anni ho imparato che non mi sono sempre utili.  La storia che evidenzia questo mi è accaduta quando ero alle medie.

Mi era stato assegnato un compito che comportava l'elencare i fiumi di alcuni dei 50 stati americani. Mi sono seduta alla scrivania con un grande atlante ed ho trascritto ogni singolo fiume che si trovava in quegli stati. Ci sono MOLTI  fiumi, ed è stato un compito che mi ha portato via molto tempo.

I miei genitori insistevano sul fatto che l'insegnante volesse i fiumi principali e che io stavo esagerando - cosa che ora deve ammettere essere vera, con il senno di poi. Ma nessuno mi riuscì a convincere ed io mi persi una gita di famiglia che mi piaceva tanto e che ogni anno aspettavo con ansia. Portai quindi a termine il  compito mantenendo il mio standard di precisione. Ma mi  persi il sidro e le ciambelle fresche, e a dire il vero a nessuno, se non a me, interessò la mia  lista di fiumi così precisa.

Questa lezione è ora diventata una pietra miliare e quando mi trovo ad essere eccessivamente perfezionista mi chiedo: "Stai rifacendo quella cosa dei fiumi?"

Continua a mantere in ordine

La mia famiglia viveva in  Michigan, ed io avevo degli zii molto cari e tre cugini che vivevano in Florida. Per la mia gioia di bimba piccola ma per l'orrore della mia mamma, questi parenti facevano dei viaggi e spesso ci passavano a trovare senza alcun preavviso.

Ricordo bene quando ricevevo  una telefonata della zia che mi diceva che si trovava ad un certo incrocio e ci chiedeva come arrivare da noi. Si trattava di una distanza di 3-5 minuti in macchina.

Crescendo ho capito perché mia mamma diventava matta quando riceveva quelle telefonate. E la lezione che ho imparato è quella di essere sempre pronta per una visita inaspettata (ma molto apprezzata).

Anche se non sono una maniaca dell'ordine, voglio mantenere la mia vita e la mia casa  sufficientemente organizzate - niente perfezionismo in questo - in modo tale da poter essere felice di ricevere quel tipo di telefonate. Serve un po' di costanza,  come mettere a posto le cose in maniera regolare.

Focalizzati su una cosa alla volta

Ricordo un giorno in uno dei miei primi posti di  lavoro in cui mi sentivo esausta e sopraffatta. Il mio capo venne da me e mi aiutò in questo. "Quale è la prima cosa che devi fare?" -  mi chiese. Poi mi disse di ignorare tutto il resto e lavorare per sistemare quella  singola cosa. In seguito avrei potuto passare alla successiva, e quella dopo ancora,  fino che riuscii a fare tutto.  

La stessa strategia si può applicare ad altre situazioni come un mucchio di carte da smistare. Prendi un primo foglio e decidi cosa farci. Poi il successivo e poi quello dopo ancora e dopo un po' tutto il lavoro è completato. 

Three organizing lessons I learned 30 years ago

 

Queste semplici lezioni mi sono piaciute e ho voluto condividerle con voi. 

Ci riconosciamo nel perfezionismo anche noi, fin da quando eravamo bambine? Tipicamente femminile, ma Flylady ci ricorda "Progress not Perfection!"

Anche il fare un po' ogni giorno cone le nostre routine ed i babysteps ci permette di essere sempre pronte ad accogliere anche i visitatori inaspettati e ci fa stare bene! 

Infine l'imparare a fare una cosa alla volta, anche se  siamo bravissime nel multitasking, ci aiuta ad avere più serenità. Qualche volta i mariti hanno ragione! 

Spero che il post sia gradito, e non mancate di commentare!