Condivido oggi un prezioso post di Leo Babauta preso dal suo blog Zen Habits. Anche questo tema necessita di una pazienza Zen alla quale io non sono certo arrivata, ma mi è piaciuto molto e mi ha fatto riflettere. Cercherò di mettere in pratica i suggerimenti, intanto li condivido con voi.
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Se solo potessimo convincere gli altri ad essere più attenti, meno fastidiosi, più diligenti, o capire il nostro punto di vista ...
Quante volte avremmo voluto cambiare altre persone in modo che fossero migliori? Coniugi migliori, figli migliori, amici migliori, colleghi, dipendenti migliori?
Vogliamo
che i nostri figli studino di più e siano più ordinati e puliti.
Vogliamo che i nostri
coniugi siano più premurosi, i nostri colleghi puntuali, i
nostri compagni più ordinati, i nostri genitori più
sani, e quindi cerchiamo di cambiarli.
Quante volte ha funzionato?
La gente non vuole essere cambiata. E non possiamo costringerli a
cambiare. Questo provoca frustrazione infinita, per noi e la
persona che stiamo cercando di cambiare.
Quello che possiamo cambiare, invece sono
- Le nostre risposte alle loro azioni.
Se qualcuno è frustrante o stancante, possiamo invece trovare qualcosa per la quale essere grati per loro. Possiamo vedere le loro virtù, invece dei loro
difetti. Possiamo cambiare le nostre aspettative nei loro confronti , e invece
accettarli per la bella persona che sono.
- La nostra intenzione per loro.
Invece di voler farli cambiare, possiamo offrire una guida con lo scopo di essere di aiuto, ma non potete aspettarvi che loro accettino sempre tale guida.
Siamo in grado di mostrare loro un modo che potrebbe essere utile, ma
non dobbiamo pretendere che essi seguano quel modo.
- Il nostro esempio per loro.
Se qualcuno si arrabbia sempre (e questo non ci piace),
invece di arrabbiarci a nostra volta, siamo d'esempio. Come dovrebbero
affrontare le frustrazioni in modo diverso dalla rabbia? Mostrate loro il giusto atteggiamento.
Siate calmi. Siate amorevoli, gentili e compassionevoli (Ehm......qui è dura!!!!)
- Noi stessi. Provate a cambiare voi stessi, e vedrete quanto è difficile. Provate a cambiare la dieta o le vostre reazioni alle altre persone. E' fattibile ma tutt'altro che facile. SE non è facile per noi cambiare perché dovremmo aspettarci che cambino tutti gli altri e magari irritarci se non lo fanno? Perchè dovrebbero cambiare tutti gli altri tranne noi?
Perchè allora non cambiare per adattarci alla realtà del mondo intorno a noi, invece di aspettarci che il mondo si pieghi ai nostri desideri?
Se ci concentriamo su
queste quattro cose, invece di cercare di cambiare le persone, saremo
molto più felici. E il nostro rapporto con gli altri sarà di gran lunga migliore.
Non ne vale la pena?
Fate le vostre riflessioni e lasciate i vostri commenti.
Io personalmente ho ancora molte difficoltà a comprendere e ad accettare certi comportamenti dei colleghi di lavoro a scuola o degli alunni. Nonchè magari dei miei famigliari.
Tante volte mi arrabbio, mi irrito e arrivo persino a non dormire bene la notte a causa di questo.
Eppure non è la giusta reazione, se imparassi a lasciar correre e ad accettare che gli altri non sono come li voglio io e non sempre si comporteranno come io desidero, riuscirei a vivere più serena. Magari potrei essere un esempio migliore invece di arrabbiarmi e scaldarmi.
Il cammino è ancora molto lungo, ma è buono riflettere. Nel libro di Giona ci sono due versetti che mi hanno colpito molto proprio nel periodo di maggiore irritazione. Ve li lascio qui sotto e se avete voglia di leggere la storia è davvero carina sono solo quattro brevi capitoli.
Il Signore gli disse: «Fai bene a irritarti così?» (Giona 4:4) Dio disse a Giona: Fai bene a irritarti così? (Giona 4:9)
No, in realtà non faccio bene neanche io, ma......cercherò di fare del mio meglio! Buona settimana a tutti!
"Signore, dammi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio e la forza di cambiare quelle che posso cambiare e la saggezza che mi serve per distinguere le une dalle altre"
Cambiare gli altri è impresa molto difficile, talvolta impossibile, e comunque sempre faticosa. Cercare di migliorarli, però, può essere motivo di crescita anche per noi, come stati facendo tu con questo bellissimo blog. Educare i figli a capire cosa è più giusto per loro è un nostro dovere e sono convinta che accompagnare gli altri verso il miglioramento di se' stessi sia anche una dimostrazione d'amore.
RispondiEliminaCara Patrizia, non sai che gioia sia per me leggere i tuoi commenti! Hai ragione possiamo cercare di migliorare gli altri per il loro bene, ma dobbiamo farlo con il giusto atteggiamento. Questo non è sempre facile! Dovremmo dare l'esempio cercando di non brontolare e di non arrabbiarci. Ci riusciremo? Piano piano, intanto il fatto di averci pensato e riflettuto ci aiuterà la prossima volta!
EliminaBaci e buona giornata!
Cara Elena , belle queste tre ultime meditazioni , ma questa di chiedere pazienza al Signore "urgentemente" e propio cosi , io cerco ogni giorno , non sempre mi riesce , ma mi impegno a continuare a chiedere e so che il Signore non mi deludera .Un abbraccio , Anna Maria .
RispondiEliminaCara Anna Maria, avevo pubblicato questa riflessione qualche mese fa, ma è sempre utile ricordarcelo, soprattutto quando ci irritiamo per gli altri e non pensiamo quante volte noi siamo stati irritanti per loro. Un passo alla volta ce la faremo con l'aiuto del Signore che ci ama troppo per lasciarci come siamo. Grazie per il commento.
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