venerdì 19 settembre 2025

Ripartire leggeri e motivati

 

Howth - Ireland 

Dopo il viaggio a Dublino con la scuola, ho avuto una conferma preziosa: quanto sia importante vivere in semplicità. 

Avendo soggiornato presso una famiglia, ho visto  case piene di oggetti accumulati super moderni, ma spazi mai davvero puliti o curati. Tornare a casa è stato un piacere, una sorta di respiro di sollievo. La mia semplicità è diventata non solo un valore, ma una scelta consapevole.

Appena rientrata, ho lasciato andare due paia di scarpe, un paio di ballerine che si era rovinato in valigia e l'altro che era davvero impresentabile. 

Un gesto piccolo, ma liberatorio. Da lì ho ritrovato il desiderio di essere più motivata e organizzata anche a scuola: preparo le lezioni in anticipo, cerco di focalizzarmi su poche cose importanti, così sento di avere più spazio mentale. Certo, la salute mi ha dato una battuta d’arresto, e devo dire che spesso mi manca l'energia fisica e mentale per fare ciò che facevo in passato, forse sto davvero invecchiando o cambiando il mio modo di essere. E' certo che  non ho perso di vista ciò che conta davvero.

A sostenermi sono i ricordi dell’estate: i momenti belli, le passeggiate che mi rigeneravano quando ero stanca mentalmente, le pause semplici ma profonde. La pausa estiva mi ha ricaricato, e ora voglio mantenere quelle buone abitudini anche nell’anno scolastico. Soprattutto quando ho la mente stanca e sovraccarica, dalla scuola, dallo studio del piano e varie incombenze, ho capito che uscire all'aria aperta è fondamentale. I paesaggi non solo quelli spettacolari dell'Austria, ma posso apprezzare il movimento e la natura. Vediamo se riuscirò a mantenere questo buon proposito. 

Ho imparato che apprezzare ogni momento, vivere nel presente, non è uno slogan ma un allenamento quotidiano. I numerosi libri letti sul tema dell’efficacia e della gestione delle priorità mi hanno dato strumenti, ma è l’applicazione nella vita di tutti i giorni che fa la differenza.

Ripartire leggeri, con nuove energie, significa ricordarsi di ciò che ci ha fatto bene, senza lasciarlo scivolare via nel vortice delle abitudini.

Ti invito a fare qualcosa oggi per ripartire con il piede giusto: lascia andare un oggetto che non ti serve più, concediti una pausa rigenerante o riscrivi una priorità per la tua giornata. Imposta un timer e per due minuti inizia a lavorare su qualcosa. Basta iniziare e poi piano piano riusciamo a proseguire con le diverse attività, si tratta di rompere l'inerzia con il movimento. 

Non dimentichiamo ciò che abbiamo imparato, perché sono proprio i piccoli gesti che costruiscono la nostra semplicità in azione.

sabato 28 giugno 2025

La libertà di riprendere in mano i propri spazi

Finalmente finiti anche gli esami di Stato. Dopo mesi di corse e impegni, è arrivato il momento di rallentare e respirare. Una delle prime cose che ho desiderato fare è stata questa: riprendere possesso dei miei spazi. Non per riempirli, ma per alleggerirli. Per semplificare.

 

  


Ho iniziato dagli armadi: via tutto ciò che non uso, che non mi rappresenta più. Ho svuotato e riorganizzato i cassetti, rimettendo ogni cosa al suo posto. Partendo dai bagni, passando alla camera, ai cassetti della biancheria, fino alla cucina e al salotto. Ho cercato di pulire, eliminare e riorganizzare ciò che volevo conservare. Spesso ho utilizzando scatole per contenere in modo più ordinato ciò che è rimasto. 
Nello studio, ho fatto ordine tra la cancelleria, ho eliminato fotocopie inutili, oggetti non funzionanti, e lasciato solo ciò che è davvero utile e bello da vedere. Rimane ancora un bel lavoro da fare nel gestire e riorganizzare gli spartiti cartacei, che sono molti. Questo è un progetto per la prossima settimana. 

Ho lavato i terrazzi, restituendo luce e pulizia a quegli spazi che spesso trascuriamo.

Tutto questo mi ha regalato una sensazione di leggerezza e di gioia autentica. È come se, liberando lo spazio intorno a me, avessi liberato anche parti di me stessa.

In questi giorni sto rileggendo “Limbi” di Werner Tiki Küstenmacher: un libro che mi ha fatto riflettere sull’importanza delle emozioni nella motivazione al cambiamento. L'autore è lo stesso del libro Simplify your Life dal quale è partito il mio viaggio verso la semplificazione. Lo scrittore, basandosi su studi condotti in tempi recenti, ci fa riflettere su quanto le emozioni siano coinvolte in questo processo.Quando un ambiente è pulito e ordinato, il nostro cervello lo percepisce come sicuro, accogliente, amico. E questo ci incoraggia a continuare.

A tutti i miei lettori, voglio dire questo: non serve stravolgere tutto in una volta. Basta iniziare da un cassetto. Uno solo. Aprilo, svuotalo, scegli cosa tenere davvero. Riordinare non è solo un gesto pratico: è un atto di cura, verso la tua casa e verso te stesso.
Semplificare è un viaggio. E ogni piccolo passo conta.

domenica 18 maggio 2025

Ultimi aggiornamenti per la giornata mondiale dell'organizzazione

La settimana scorsa ho avuto modo di partecipare ad una serata organizzata dalla biblioteca del mio paese in occasione della giornata mondiale dell'organizzazione, il 20 maggio. 


Chiaramente non potevo mancare a questo appuntamento che, a dire il vero, è stato più incentrato sul ruolo di una professional organizer, ma ha dato alcuni spunti di riflessione su come l'essere organizzati ci possa cambiare la vita.

Ritornando sul tema ed avendo visto la mia cara amica Patrizia che mi ha accompagnato in questo percorso di semplificazione, mi sono accorta che non scrivo più nel blog da molto tempo. Chiedo scusa alle mie lettrici, ma in questo ultimo periodo sto dando la priorità alla musica e quindi non sono molto produttiva con la scrittura. 

Colgo quindi oggi l'occasione per condividere con voi un aggiornamento con una riflessione che mi è venuta molto spesso in questi ultimi mesi, ma che non ho mai messo nero su bianco. 

Ovvero il fatto che la semplicità ti accoglie anche con gli ospiti. 

Da quando ho iniziato a semplificare davvero la mia casa e la mia vita, ho scoperto un vantaggio inaspettato che mi fa sorridere ogni volta: riordinare quando arrivano ospiti è diventato un piacere, non un'impresa!

Con poche cose intorno, ogni oggetto ha il suo posto. Niente montagne da spostare, niente corse affannate a nascondere il disordine. Una passata veloce, due cuscini sistemati, un pochino di profumo spruzzato, … e la casa è pronta ad accogliere. Ma la verità è che è sempre pronta.

La semplicità ha trasformato la mia casa in uno spazio leggero, sereno, dove l'essenziale risplende e si respira aria di calma. Quando qualcuno entra, lo percepisce subito: “Che bello qui, si sta bene!” mi dicono. E io sorrido, perché so che quel benessere nasce proprio dal vuoto lasciato dal superfluo.

La cosa più bella? Ho più tempo ed energia da dedicare alle persone, alle chiacchiere, a due biscotti o a un tè condiviso. Non sono più prigioniera della perfezione: sono libera, presente, felice.

Semplificare è stato il regalo più grande che potessi farmi.

E sì, anche quando suonano il campanello all’improvviso… ora apro con gioia!

Avrei molte altre cose da raccontarvi di questo periodo della mia vita, ma per oggi basta così spero di aver dato lo stimolo a qualcuno di cominciare a semplificare anche iniziando con qualcosa di molto piccolo, come un cassetto della cucina o della scrivania. 

Fatemi avere i vostri commenti.