venerdì 10 aprile 2015

Cosa vogliamo dalla nostra casa?



Se vuoi  creare la casa che ami e che desideri,  devi avere  una particolare chiarezza e consapevolezza.
Prima è necessario capire come è entrato in casa tutto quel superfluo (clutter). Da questo potremo partire per liberarcene definitivamente. 

Peter Walsh, l'esperto australiano elenca diversi tipi di clutter:  
  • Lazy clutter- quello della pigrizia riguarda per esempio la posta non smistata che si accumula.
  • I-might-need-it-one-day-clutter-  è il clutter del "non si sa mai" - che riguarda un futuro immaginario.
  • Memory clutter- è quello che ci ricorda persone importanti o conquiste del passato, che temi i di eliminare perché pensi che se lasci andare gli oggetti ne perderai i ricordi associati.
  • Benign clutter-  è il clutter che sai che devi sistemare e ne hai l'intenzione.
  • Malignant clutter-  è il  peggiore tipo, quello che lui chiama   Clutter maligno.  Sono oggetti che sono carichi di emozioni e ricordi negativi; ti riportano a periodi brutti della vita passata e ti impediscono di vedere chiaro il tuo futuro. Peter Walsh racconta l'esempio di una famiglia che aveva conservato i farmaci anticancro, per non dimenticare quel periodo. E' necessario invece lasciare andare ed eliminare questi ricordi così negativi  che ci appesantiscono.
Le cose che possediamo hanno la capacità di aiutarci a creare la vita che vogliamo. 

"Se non creiamo una casa che ci dà pace, calma, concentrazione e relax la domanda ovvia è : "Dove pensi di trovare tutto questo? Potrai forse  trovarlo da qualche altra parte?"

La domanda chiara da porsi è "Cosa voglio dal mio spazio?" - Se vuoi una camera romantica, non potrai tenerci il computer, dovrai quindi rimuovere ciò che non corrisponde al tuo obiettivo.


La risposta che io mi sono data è stata quella di una casa rilassante, con poche cose ma che amo, poco disordine, facile da pulire e da tenere sistemata. Avendo chiaro quello che volevo, ho cercato di rimuovere tutto ciò che non corrispondeva al mio ideale. 

Un'ultima cosa che Peter Walsh cita  è la reazione dei bambini ai progetti di decluttering. Afferma che ogni volta che i bimbi vengono coinvolti e vedono gli spazi liberi, iniziano a ballare. Manifestano la loro sensazione di libertà muovendosi e ballando. I bambini hanno una lezione importante da insegnarci, creando spazi più aperti e sgombri, con solo le cose che ci servono,  possiamo godere e sentire sulla nostra pella la grande libertà. 

Entrare in casa sarà rasserenante. Fate la prova.

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