lunedì 1 dicembre 2014

Libri e decluttering

Avevo promesso questo post, dato che il tema libri risulta molto attuale e di difficile gestione per quanto concerne il decluttering, specialmente per noi donne, assidue lettrici. 




I libri sono parte di noi, fanno parte della nostra storia, racchiudono ricordi ed emozioni, ma...talvolta diventano eccessivi! Se sappiamo che non li useremo più, che non vogliamo più leggerli, rientrano nel clutter. 

Condivido con voi alcuni consigli che ho trovato in rete e poi le mie esperienze personali. Ciascuno è libero di scegliere se accogliere i suggerimenti o meno; ma l'augurio è che possiamo almeno riflettere insieme. 

C'è chi suggerisce di considerare i libri sotto tre categorie: AMICI, CONOSCENTI e SCONOSCIUTI

Partendo da una mensola alla volta cerchiamo di verificare a quale categoria appartengono  i libri che possediamo. 
  • Gli AMICI  sono quei libri che sappiamo di voler tenere, perché potranno essere consultati più volte, saranno letti in futuro e ci possono servire di riferimento. Tra questi io considero il libro Simplify your Life - manuali di diverso tipo - libri di edificazione e di crescita personale.
  • I CONOSCENTI sono quei libri che abbiamo letto in passato e forse potremmo rileggere in futuro, ma con poca probabilità. Personalmente vedo in questi i classici della storia della letteratura inglese, italiana e tedesca, che io ho letto per l'università ma che difficilmente avrò voglia di rileggere. Ne ho già dato via qualcuno, regalandolo ad amici, e su Facebook nei gruppi di regalo libri. Altri li conservo, dato che mia figlia sta intraprendendo lo stesso  mio percorso di studio delle lingue e letterature straniere e potrebbe trarne beneficio. Ho deciso quindi di conservarne alcuni per lei, fintanto che le potranno servire.
  • Gli SCONOSCIUTI rientrano nel  terzo gruppo e riguardano quei libri che abbiamo in più copie, o che non sappiamo nemmeno perché stiano nella nostra libreria. Non abbiamo nessuna intenzione di rileggerli. Tra questi io ho inserito i libri di scuola miei e dei miei figli, che non possono più essere utilizzati. Libri che mi sono stati passati da altri, perché essi  non avevano posto a casa loro, ma che in realtà non mi interessano per nulla. Questo gruppo di libri è il più facile da identificare e da lasciare andare.
Cosa dobbiamo fare una volta che abbiamo identificato i diversi gruppi? Innanzittutto è bene procedere per gradi, magari con una mensola alla volta. Se non siamo sicuri di ciò che vogliamo eliminare, possiamo decidere di mettere in una scatola in cantina quei libri che pensiamo di poter lasciare andare e verificare nel giro di un anno o due, se ci sono mancati o meno, e poi possiamo salutarli. 

Come possiamo liberarci dei libri che non ci servono più, senza sprecare e senza sensi di colpa? Vi elenco una serie di possibilità che io stessa ho provato e che funzionano:

  1. Portare i libri alla biblioteca comunale, che di norma li accetta molto volentieri, soprattutto quelli per ragazzi che si rovinano facilmente e nel nostro paesino sono molto richiesti.
  2. Regalare i libri a colleghi o amici che li possano apprezzare.
  3. Regalarli o scambiarli in gruppi  che sono presenti anche su Facebook. Io mi sono trovata bene con  : Ti regalo un libro: swap, rak e adozioni di libri
  4. Portarli nei mercatini dell'usato, dove si ricaveranno pochi soldi, ma si spera possano essere apprezzati da altri. Pensate che il libro da cui è partito il mio viaggio verso la semplicità - Simplify your Life - è stato acquistato proprio in un negozio dell'usato, per ben 2 euro!
  5. Si può anche provare a portare i libri di scuola usati, che non avete potuto vendere, presso le scuole. Io ho regalato diversi libri al doposcuola del mio paese. Mi hanno ringraziato.
  6. Infine, personalmente,  lavorando in una scuola superiore, ho potuto lasciare diversi manuali di lingua straniera e libri di studio presso la biblioteca della scuola stessa.

Tutti questi metodi, servono per avere la certezza che ciò che è stato utile per noi in passato, può essere riutilizzato da altri ed apprezzato davvero. Invece di rimanere in libreria a prendere polvere. 

Cosa succederebbe se avessimo bisogno del libro e lo avessimo già dato ad altri? Non temete non cadrà il mondo! Potrete ritrovarlo in biblioteca, magari la stessa vostra copia, potrete trovarlo in internet (specialmente i classici) o scaricarne la versione digitale, che non occupa posto ed è sempre disponibile.

Cosa dite? Riusciremo a sopravvivere? Io ci sto riuscendo, ho liberato la grande libreria del salotto che dovrebbe andare in biblioteca del paese per continuare a contenere libri. Sto conservando i libri nello studio, ma cercando di limitarne il numero. Tutte le volte che posso scarico le versioni digitali, sapendo che c'è una scelta molto vasta a prezzi davvero modici e che non crea clutter.

Non vi scandalizzate che una professoressa suggerisca di eliminare i libri cartacei, ma  il mio viaggio verso la semplicità mi ha dato molta serenità anche in questo. I miei stessi figli, a loro volta,  stanno imparando che, ciò che  non usano più,  può essere apprezzato da altri ragazzi,  i quali,  magari diversamente da loro, non si possono permettere così tanti libri. 

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