mercoledì 26 febbraio 2014

Bene nemico del meglio - Per cosa saremo ricordati- Responsabilità

Come ogni mercoledì pubblico oggi una riflessione di natura spirituale, siete liberi di scegliere se leggerla o meno! 



Anche questa settimana condivido altri  stralci dal libro così prezioso e profondo di Bill Wilson "Di chi è figlio" - PUBLIELIM - 2003.
Si tratta di alcuni  principi che ci presenta in conclusione al suo testo e che riassumono la sua visione. 
Sono molto profondi. Leggiamoli con cura e riflettiamo attentamente. 

Principio n.4 - Il "bene" è sempre stato e sempre sarà nemico del "meglio".

I voti scolastici stanno declinando in America perchè gli studenti si paragonano tra loro piuttosto che perseguire il proprio miglioramento personale. Noi viviamo nella società del "sufficiente". Se prendiamo un 6, è sufficiente.
Sul lavoro le persone sono più interessate a "tirare avanti" ed a restare sul libro paga che essere produttivi e sviluppare la propria capacità personale. Ho osservato persone che passano più tempo  cercando ogni espediente per non lavorare, piuttosto che andare avanti e portare a termine l'incarico - specialmente nel ministero. (...)
La conoscenza è come una piramide. Quanto più ti avvicini alla cima, tanto più sai "sempre meno". Alla fine concentri la tua attenzione su un singolo obiettivo e decidi che essere bravo in quell'area particolare non è abbastanza. Allora prendi la decisione di essere il migliore. 
Come rappresentante del Re dei re, ognuno di noi ha bisogno di perseguire l'eccellenza. Il nostro obiettivo non dovrebbe essere quello di rimanere gli stessi come fanno le persone intorno a noi, ma di crescere. 
Può andare bene avere successo negli affari o nell'industria, ma è meglio essere conosciuti come uomini o donne che conoscono il Signore.
Come cristiani non dovremmo accontentarci di essere nella media. Piuttosto dovremmo dare a Dio il meglio di noi stessi ubbidendo alle Scritture: "Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze..." (Ecclesiaste 9:10). (pagg.161-162)

Principio n.5 - Voi sarete ricordati solo per due cose: per i problemi che risolverete ed i problemi che creerete.

Io mi auguro che ognuno che oggi legga questo principio possa ficcarselo in testa. Dopo venticinque anni durante i quali ho osservato ogni tipo di ministero e di ministri cristiani, in particolare quelli con i quali  ho collaborato strettamente, quando sento menzionare il loro nome posso metterli immediatamente, in modo conscio o inconscio, in una di queste due categorie. Mi ricordo subito se erano persone che davano alto o scarso affidamento, Le loro azioni ed i loro atteggiamenti mi ritornano immediatamente alla mente e posso ricordare se era una gioia averli attorno o se occupavano tanto del mio tempo che quasi detestavo vederli arrivare. Spero capirete quello che intendo dire. 
Tutti noi saremo ricordati dai nostri collaboratori in uno di questi due modi. Il modo in cui sarete ricordati dipende da voi. (pag.162)


Principio n. 8 : Quando ottenete qualcosa che non avete mai avuto, diventate responsabili per fare qualcosa che non avete mai fatto. 

Sono costantemente meravigliato di vedere come molte persone reagiscono quando iniziano a progredire nel servizio. Dio benedice, nascono nuovi contatti, si imparano nuovi metodi, vengono acquisite nuove motivazioni. Nove volte su dieci sembra che quando le cose iniziano a muoversi, noi rimaniamo  così coinvolti dal dono che dimentichiamo il Donatore e la vera ragione per cui quel dono ci è stato accordato. Noi siamo solo dei canali: quanto più è grande il flusso in entrata, tanto più abbondante dovrebbe essere il flusso in uscita. 
L'acquisizione di risorse finanziarie, di personale, di edifici, di sostenitori o di qualsiasi cosa sia necessaria per svolgere la vostra opera, dovrebbe essere vista solo come una bandiera verde per dire: "Va bene, a chi è dato di più, è anche richiesto di più, ed ora che posso avere queste nuove risorse, farò di più di quello che sono stato in grado di fare in passato". (pag.165)

2 commenti:

  1. è bello essere ricordatiper i problemi risolti spesso però ci ricordiamo dei piccoli problemi creati dagli altri e non dai grossi problemi creati da noi...

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    1. Hai ragione. Cerchiamo di ricordare il bene e fare del nostro meglio!

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